Pellizza da Volpedo un pittore ancora poco conosciuto. Caratteristica principale del divisionismo è sicuramente la pennellata visibile, spezzata, franta che si traduce in filamenti lunghi o corti di colori e toni complementari o ravvicinati. Solo allontanandosi dalla tela infatti, l’occhio arriva a fondere i tocchi di colore e percepisce le zone luminose, evocatrici di interi mondi.
Primo fra i pittori divisionisti è considerato Pellizza da Volpedo, conosciuto principalmente per Il Quarto Stato, opera corale il cui titolo si riferisce alla classe lavoratrice così identificata durante la rivoluzione francese.
Si tratta di un quadro dalle grandi dimensioni (283 x 550 cm), da luglio del 2022 collocato alla Gam di Milano.
L’opera, datata 1901, è il risultato di lunghi studi cominciati dieci anni prima, come testimoniano le altre due importanti tele: Ambasciatori della fame, primo bozzetto ad olio del 1891 e La Fiumana, datato 1895/96, ora esposto a Palazzo Citterio.
Sullo sfondo, una realtà sociale in cambiamento e gli echi dei cannoni di Bava Beccaris.
In Il Quarto Stato, una schiera fiera e compatta di lavoratori avanza lenta con la forza della determinazione. Nello sguardo c’è la tensione dell’anima. Viene verso di noi, guardandoci negli occhi, in una lenta progressione verso la luce, lasciandosi alle spalle l’ombra dell’ignoranza, rappresentata dallo sfondo scuro. Malgrado il successo odierno, la tela non fu capita dai suoi contemporanei e fu osteggiata poi dal regime fascista contrario a rivendicazioni sindacali.
Tuttavia l’opera di Pellizza è molto più vasta. Per chi volesse approfondirla, sino al 6 aprile 2025, è possibile visitare la grande mostra “Paesaggi. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo”, organizzata al Castello di Novara da METS Percorsi d’arte. Inoltre dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, la Gam di Milano con METS dedica a questo importante pittore, una mostra monografica.