di Marco Piccardi
C’è uno spazio in via Rovigno 14, vicino al canale Martesana, che svolge un servizio per la comunità di alto valore sociale, assistenziale, culturale e sportivo non solo per il quartiere di Gorla ma per tutta la città. È un luogo di incontro, di condivisione e di svago, dove si può anche gustare un’ottima cucina. Questa è la Bocciofila Martesana APS (Associazione di Promozione Sociale), la cui presenza è costante – pur tra varie vicissitudini – da oltre settant’anni. Chiediamo alla presidente Rosaria Ienna, siciliana verace, di aiutarci a ricostruirne la storia.
«A inizio anni Sessanta alcuni di quelli che si ritrovavano al locale “Boschetto” in viale Monza 140, dove si poteva ballare ma non c’era lo spazio per giocare a bocce, decisero di prendere in affitto questo terreno non edificabile a uso residenziale. Nasceva così la Bocciofila Martesana, che nel 1967 diventava Associazione no-profit, iscritta all’ARCI. Tramite l’autotassazione e il lavoro dei soci è stato costruito un grande campo da bocce alla milanese e la Bocciofila ha cominciato a partecipare ai tornei e a organizzarli. Il primo presidente è stato Giuseppe Lorusso, che di professione faceva il camionista. C’erano 13 consiglieri e 2 revisori dei conti. Io sono arrivata negli anni Novanta per gestire il bar e la cucina, che allora era più contenuta e familiare di quella di oggi. Però avevo già un mio ristorante ben avviato in via Boiardo, a Turro, e a un certo punto non ho più retto il doppio impegno e ho dovuto lasciare la Bocciofila. Era il 2002.
Negli anni successivi la situazione cambiò: Lorusso aveva lasciato la carica di presidente per via dell’età e della salute, e purtroppo la Martesana andò incontro ad un periodo di crisi, causato in parte da errori amministrativi, che l’hanno portata sull’orlo del fallimento. A quel punto, era il 2016, i soci anziani sono venuti a cercarmi. E l’ex presidente Lorusso, in ospedale in punto di morte, mi ha fatto promettere di tornare alla Bocciofila e aiutarla a non chiudere. Così ho lasciato il ristorante ai miei figli, ormai cresciuti, e sono tornata. Un po’ alla volta molti soci che avevano smesso di venire sono ritornati e hanno fatto di nuovo la tessera. In seguito io ho chiuso definitivamente il mio ristorante e ho chiamato i miei figli a lavorare qui con me. L’Associazione oggi è guidata dal presidente e da quattro consiglieri, tra cui un vicepresidente e un contabile, più un revisore dei conti. Ognuno ha anche un suo compito specifico: addetto agli eventi, al ballo, ecc… Tra noi c’è molto accordo».
Però nel 2019/20 la Bocciofila ha nuovamente rischiato di chiudere…
«Avevamo rilanciato le serate di ballo con musica dal vivo ed eventi con ospiti musicali famosi e qualcuno si è lamentato per il rumore, anche se erano serate del tutto estemporanee che terminavano entro la mezzanotte, e quasi sempre a ridosso o durante i weekend. Venne organizzata una raccolta di firme contro di noi, ma ne raccolsero pochissime. C’è stata anche una causa, ma l’abbiamo vinta noi. Poi il Comune ci ha mandato l’Annonaria della Polizia locale per un’ipotesi di mancato rispetto delle regole anti-Covid. Ma siamo usciti bene da tutto e, anzi, nel 2021 il sindaco Giuseppe Sala ci ha premiato con l’Ambrogino d’Oro».
Questa è la motivazione della Benemerenza Civica alla Bocciofila Martesana APS: “Da oltre 60 anni, rappresenta per il quartiere e per tutta la parte nord-est di Milano un pilastro della comunità. Un punto di ritrovo insostituibile per centinaia di famiglie, giovani e anziani che considerano questo luogo un punto di riferimento, non solo per le attività ludiche e sportive, ma anche per le iniziative di socialità e condivisione. Sono infatti numerosi i momenti dedicati all’assistenza, al volontariato e all’inclusione che si affiancano alle manifestazioni sportive come lo storico Trofeo Piccoli Martiri di Gorla. Con l’intento di essere vero fulcro della collettività, capace di animarne la vita di tutti i giorni, raccoglie intorno a sé le storie di quella particolare fascia di popolazione, gli anziani, che troppo spesso rischia di essere dimenticata nella solitudine e abbandonata nel silenzio. Anche durante la pandemia, si è posta al centro di azioni di sostegno per le persone fragili”.
«In quell’occasione mi sono fatta promettere dal sindaco che sarebbe venuto da noi. E infatti nell’ottobre del ’23 Sala ha presenziato alla premiazione del torneo di bocce “Piccoli Martiri di Gorla”».
Quindi il gioco delle bocce è sempre attivo, anche se in parte il campo è stato coperto da una pedana per far posto a tavoli per cenare e ora si pratica solo il gioco all’italiana e non più quello alla milanese. Quest’ultimo infatti richiederebbe tutta l’estensione del campo per giocare in diagonale con le cunette…
«Sì, negli ultimi anni abbiamo potenziato la cucina e abbiamo molti più coperti. Questo aiuta a tenere in piedi l’economia della Bocciofila. Il campo per il gioco alla milanese è stato parzialmente coperto, lasciando comunque disponibili due campi da bocce in verticale, all’italiana. Molti vengono a cenare e poi giocano, anche dei giovani. E questo favorisce un ricambio generazionale».
Nello stesso tempo avete ospitato eventi con artisti famosi: Morgan nel novembre 2019, poi una serata con Myss Keta e Mara Sattei. Francesco Guccini è venuto nel novembre 2022 per presentare il suo ultimo disco. Nel febbraio 2023 Marco Mengoni ha tenuto qui una conferenza stampa per presentare il suo brano per Sanremo. Sempre a inizio ’23 c’è stata una serata dedicata a Nanni Svampa con Luca Maciacchini che è stato il suo ultimo partner sul palcoscenico. E poi il Mago Forest nel giugno 2023.
Sia Francesco Gabbani che il gruppo Kolors hanno girato qui i video di loro brani, Peace & Love il primo e Italodisco gli altri. Sempre l’estate scorsa il Telegiornale Regionale RAI vi ha dedicato ben due servizi, anche perché avete il merito di essere aperti anche ad agosto, cosa importante per tante persone anziane.
«Recentemente anche una troupe del programma “Viva RAI2!” di Fiorello è venuta a fare delle riprese. I Kolors sono tornati, hanno pranzato qui e tutti hanno fatto la tessera. Hanno detto che la Bocciofila ha portato loro fortuna».
A questo punto vale la pena ricordare che la signora Rosaria è anche e soprattutto una bravissima capocuoca. Alla Martesana si può fare un normale pranzo all’italiana ma si può anche consumare un menù di alto livello alla siciliana a base di pesce, con prezzi competitivi. Per chiudere preghiamo il presidente di riassumerci in sintesi le attività e i servizi che la Bocciofila Martesana oggi offre.
«La Bocciofila oggi è affiliata all’ACSI, l’Associazione dei Centri sportivi Italiani, ed è aperta tutto l’anno, anche il mese di agosto, dalle 10 alle 24. Per accedere alla Bocciofila è necessario fare la tessera ACSI, che costa 10 euro l’anno. In pochi anni i soci sono passati da 3.000 a 5.000.
La cucina è chiusa di lunedì, ma i campi da bocce e il bar sono sempre aperti. Il gioco delle bocce viene sospeso quando c’è il ballo oppure un evento. Si balla il pomeriggio del giovedi e della domenica e la sera del sabato. La domenica sera è dedicata al tango argentino e una volta al mese allo swing, che piace ai più giovani. Organizziamo anche corsi di ballo, ogni genere di ballo. Avremmo anche la possibilità di corsi di ginnastica gratuiti per anziani, ma ci sono state troppo poche adesioni.
Oltre che a bocce da noi si gioca a carte. E una volta al mese organizziamo un torneo di Burraco. Gli eventi speciali con artisti ospiti sono senza scadenza fissa, quando capita l’occasione. Di solito circa tre o quattro volte l’anno. Nella bella stagione apriamo lo spazio esterno, per giocare a carte o chiacchierare sotto gli alberi. Il contratto d’affitto scade nel 2026 ma i rapporti con la proprietà sono buoni e contiamo su un rinnovo per 6 anni più 6. Questo ci consentirà di fare dei lavori, come ingrandire la cucina che è troppo piccola per il numero di coperti che facciamo ora».