10.3 C
Milano
sabato, 20 Aprile 2024
  • Intesa San Paolo SpazioXnoi
HomeAmici AnimaliQuanti anni mi dai?

Quanti anni mi dai?

Il periodo della vita in cui ognuno di noi si trova, è uno dei fattori principali che ci qualificano. Siamo bambini, siamo adolescenti, siamo adulti, siamo anziani. Certo, siamo anche tante altre cose, ma l’età che ci portiamo addosso a parità di altri fattori è di tutta evidenza, per noi e per chi ci sta accanto.

Una curiosità, che appartiene soprattutto ai proprietari dei cani, è quale sia l’età del loro animale rapportata a quella dell’uomo. Al posto mio, quanti anni avrebbe il mio cane? Per rispondere in modo semplice e non troppo impreciso a questa domanda ci si può basare sul criterio dello sviluppo fisico.

Il cane raggiunge mediamente la pubertà verso i sei mesi, corrispondenti circa ai primi dodici anni di un uomo. Nei primi sei mesi di vita il nostro cane si è già sbarazzato di tutta la prima infanzia ed è pronto per prendersi la prima cotta, mentre noi uomini a sei mesi dalla nascita gattoniamo ancora tra pappine e pannolini. Il cane rimarrà un simpatico citrullo, in piena confusione adolescenziale, per almeno un altro anno: un giovane maschio di diciotto mesi si potrebbe tranquillamente confondere nella bella mischia di una compagnia di sedicenni. Ma rapidamente, all’età di soli due anni, acquisisce competenze sociali, come a dire che può guidare l’auto e andare a votare.

Fin qui è tutto facile… ma poi?

Poi le strade dei nostri cani si irradiano in mille direzioni. Alcuni restano infantili, ossia mantengono caratteristiche immature. L’immaturità persistente dei cani, che ad esser onesti non riguarda solo loro, è detta neotenia. La neotenia è una grande risorsa nel mondo animale, ma nel caso dei cani è un fenomeno selezionato dall’uomo per il quale si arresta lo sviluppo cognitivo, fisico e sociale ad una fase infantile: il cane resta sempre un po’ cucciolo, vuole le coccole, non ama allontanarsi dalla mamma, non ci morde, pensa solo a giocare e a mettere in bocca di tutto.

Mi viene in mente un certo Labrador amico mio. E anche un bel numero di Bouledogue francesi, e mille altri cagnolini di casa. Altri cani invece diventano come persone adulte, molto serie, smettono di chiedere attenzioni, si distaccano dai genitori e se ne hanno la possibilità diventano competenti in un lavoro. Penso a un Siberian Husky per esempio. Quindi, se dovessi dare un’età umana a un cane tra i due e i sette anni, potrei decidere in base al suo livello di maturità. Se nasci Boxer, amico mio, sarai un ragazzino per sempre. 

E poi? Poi dopo gli otto anni purtroppo si inizia a invecchiare. Il primo segno è rappresentato dalla cataratta. Diciamo che un cane di otto anni potrebbe essere paragonato a un uomo sulla sessantina. E dopo? Per pochi anni, dagli otto ai dodici, i nostri cani invecchiano più o meno in modo simile, senza grandi differenze legate alla razza, ma verso i dodici o tredici anni c’è un altro stacco.

Alcuni cani hanno già esaurito il loro tempo e il loro invecchiamento non andrà oltre, mentre altri cani si potranno permettere di diventare molto vecchi, vecchissimi, avranno diciotto, venti o anche più anni, con tutte le caratteristiche e le difficoltà dei nostri ultracentenari. La vecchiaia non è per tutti, ma va bene, caro compagno di giardini allegri, non sarai più lo stesso.

I nostri cani invecchiano, ma di nascosto, perché non hanno le rughe e non portano il bastone. È l’età più difficile da comprendere in quanto resta ancora sconosciuta alla maggior parte di noi. Ameremo ugualmente i nostri cani centenari, come prima e anche di più, perché riconosciamo che dentro di loro c’è il cucciolo che abbiamo avuto, il bambino che siamo stati e forse, con un po’ di fortuna che ci assiste, gli uomini che saremo.

Nicoletta Bevere
Nicoletta Bevere
Medico Veterinario
ARTICOLI CORRELATI

Articoli più letti

Numero 01-2024

Interviste recenti