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Difficoltà scolastiche? Attenzione a questi segnali

di Valentina Tombola, Psicoterapeuta policlinico Milano

Le difficoltà scolatiche in età infantile e adolescenziale possono rappresentare un campanello di allarme di disagi psicologici. Tali difficoltà si possono manifestare concretamente con questi comportamenti:

  • Disinteresse nei confronti della scuola;
  • Difficoltà relazionali con insegnanti e compagni;
  • Rifiuto di andare a scuola o abbandono scolastico;
  • Calo del rendimento scolastico;
  • Ansia legata alla scuola e fobia scolastica (presenza di attacchi di panico).

Questi segnali possono rappresentare una spia per cogliere, da parte dei genitori o degli insegnanti, un sottostante disagio emotivo e psicologico dello studente.

Inoltre, i genitori, potendo osservare il figlio/a anche a casa, potranno prestare attenzione ad altre manifestazioni comportamentali ricollegabili a un disagio emotivo:

  • Isolamento relazionale sia nelle amicizie che nel rapporto con i genitori;
  • Atteggiamento scontroso o conflittuale;
  • Ansia o sintomi depressivi (difficoltà nel dormire, mancanza di appetito, scarsa volitività…);
  • Malessere fisico;
  • Comportamenti percepiti come strani o inconsueti.

Ovviamente tutti questi comportamenti possono segnalare un disagio scolastico o comunque riferirsi a un disagio emotivo a più ampio spettro, legato a difficoltà familiari o relazionali.

I disagi emotivi in infanzia e adolescenza possono considerarsi anche come crisi fisiologiche di adattamento al cambiamento, talvolta però queste crisi possono rivelarsi più lunghe e tendono a non risolversi spontaneamente, o tendono ad avere un impatto eccessivamente negativo per lo studente o la famiglia.

La scuola rappresenta per i bambini e per gli adolescenti uno strumento fondamentale, non solo per la formazione, ma anche per la definizione di sé: è il contesto che li prepara nella crescita, mettendo in gioco le capacità cognitive, emotive e relazionali. La scuola si configura come il luogo in cui può essere favorito il processo di costruzione dell’identità personale dello studente, e deve supportare il bisogno di autoaffermazione e di realizzazione del sé.

Quali sono le azioni che la scuola può attuare per prevenire e intervenire quando uno studente mostra segnali di disagio psicologico?

Gli insegnanti possono intervenire, davanti al disagio psicologico, attraverso l’ascolto e la creazione di una relazione sicura, in cui la soggettività dell’alunno viene messa in primo piano.

Il ruolo dell’insegnante è fondamentale, non solo a livello educativo, ma può anche intercettare e identificare precocemente le situazioni a rischio e inviarle a un professionista per un consulto psicologico, facendo rete con la famiglia.

L’insegnante deve essere in grado di ascoltare con empatia gli alunni, permettendo la costruzione di una relazione educativa efficace, basata sulla fiducia e senso di reciprocità.

L’ascolto non giudicante è il requisito per poter permettere al ragazzo di poter uscire dal silenzio e dall’isolamento, per potere costruire un confronto con una persona adulta di fiducia.

È importante cogliere e riconoscere tempestivamente i segnali di sofferenza come sintomi di un malessere più profondo.

Il compito della famiglia e della scuola è quello principalmente di rassicurare e sostenere lo studente, mantenendo sempre un dialogo aperto e collaborante tra le parti, permettendo così all’alunno di sentirsi considerato, riconosciuto e contenuto. 

Genitori e insegnanti devono essere percepiti come modelli di riferimento e basi sicure da cui partire per affrontare il mondo, anche concedendosi la possibilità di chiedere aiuto. Possiamo affermare che la prevenzione nell’ambito scolastico riveste un ruolo significativo: per questo motivo figure e competenze in ambito psicologico e pedagogico possono offrire un supporto all’istituzione scolastica e a tutti i suoi componenti, ponendosi come obiettivo il benessere emotivo dei ragazzi è di tutte le figure che possono relazionarsi con essi.

Prevenire significa aiutare i giovani, gli insegnanti e i genitori a prendersi cura di tutti gli aspetti della propria vita quotidiana, in maniera efficace, evitando che le criticità e difficoltà si accumulano e si trasformino in un malessere più pervasivo e di difficile gestione.

Per questo anche la presenza di uno psicologo interno alla scuola è una grande opportunità per affrontare e risolvere le diverse criticità collegate alla crescita individuale e relazionale.

È importante fornire ai ragazzi uno spazio protetto in cui possano sentirsi liberi di dare voce ai propri grovigli emotivi, sensazioni, senza sentirsi giudicati ma facilitati nella loro espressione e condivisione con gli altri.

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