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Un’avanguardia di giovani per la “Politicità sociale”

di Giuseppe Polistena


Uun gruppo di giovani studenti ed ex studenti in prevalenza del Liceo Manzoni ma anche di altri licei e di altre città, ha da tempo iniziato a produrre un “Glossario” su alcune voci relative ad importanti argomenti civili.

Si tratta di un’opera di resistenza culturale perchè il mondo dei social ha fortemente incrementato quel solipsismo che spinge le persone a chiudersi come sanno tutti gli studiosi del fenomeno. Stare davanti alla tastiera di un pc o con un cellulare in mano, produce una sorta di isolamento dando anche un tipo di gratificazione e persino un senso di potenza dovuto al fatto che i social annullano la gerarchia evitando però il reale confronto tra le persone.

Succede così che la tradizionale “Agorà” il luogo che i Greci ci hanno tramandato come simbolo della discussione e della democrazia, viene del tutto abbandonato. Nell’agorà si sviluppa la ricchezza di idee e progetti anche se ci si può confrontare e scontrare.

Assieme a studenti ed ex studenti che si confrontano con me che sono il loro vecchio preside, abbiamo costruito una sorta di “agorà” libera da ideologie e verità prefissate e lontana dalle dinamiche partitiche.

È un’Agorà che studia i problemi del mondo e quindi assume un particolare carattere politico. La libertà di opinione è massima, le categorie “destra” e “sinistra” nemmeno considerate. Nonostante questo si sono prodotte idee e termini nuovi che possono avere un impatto civile una volta diffusi. Si tratta di un modo di pensare alla società e alla politica non tradizionale.

Una delle idee più interessanti del glossario è la distinzione tra “politicità” e “socialità”. La nostra conclusione è che l’uomo non è affatto un animale politico ma un animale sociale che pensa prevalentemente ai fatti propri e alla propria sopravvivenza. Questo significa che la tradizione millenaria legata al filosofo Aristotele per cui l’uomo è animale politico viene superata. La politica risulta così un’arte elevatissima e difficile da raggiungere. L’idea è che oggi nel mondo manca la politica, gli stati non sono capaci di produrla e quindi dominano ancora le guerre ovvero la negazione della politica.

Un’altra idea straordinaria che si sta sviluppando è quella di “Politicità sociale” che mostra come il voto sia uno strumento insufficiente oltre che manipolabile mentre mancano i luoghi sociali dove si possa sviluppare una politica ossia un pensiero complessivo sul mondo.

L’ambizione del gruppo è notevole: cercare di capire i meccanismi che rendono disfunzionali le istituzioni della società e tutto quello che chiamiamo “politica”.La cosa importante è che questo lavoro si svolge all’ombra della scuola mostrando l’importanza della scuola stessa e la necessità che in essa si svolgano momenti di politicità sociale che oggi sono del tutto assenti.

Gli studenti e i giovani che volessero partecipare a questo progetto possono scrivere a diacro@tisclai.it per essere invitati alle riunioni mensili del gruppo. Non ci sono nè iscrizioni né altre formalità.

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