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Intervista a Francesco Inzoli, giovane promessa dell’atletica italiana

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Il finalista europeo 2023 di salto in lungo è figlio del Municipio 2

In agosto si sono svolti a Gerusalemme i Campionati Europei di Atletica Under 20. 93 gli atleti da tutta Italia ma solo due i milanesi, Francesco Inzoli ed Erika Saraceni, entrambi cresciuti nel Municipio 2, entrambi alla loro seconda esperienza europea. La triplista 17enne Erika, che a luglio aveva stabilito la migliore prestazione italiana under 18, nonostante una bella gara, si è vista per un soffio sfuggire il bronzo. Per Francesco Inzoli, invece (18 anni, specialista nel lungo, bronzo e oro agli europei 2022) solo un 12° posto in finale. Su Instagram Francesco così ha commentando la gara: “Non sono riuscito a concretizzare un risultato che rispecchia la mia condizione attuale”. A lui abbiamo chiesto di raccontarci quanto accaduto e i progetti per il suo futuro.

Francesco, l’amarezza è passata?

Sì, ma non ho ancora digerito completamente la gara.

Come è andata?

Nonostante il risultato, non è stata una brutta gara. I primi due salti erano davvero belli ed abbondantemente più lunghi del mio attuale personale (7,59). 

Gli ultimi anni sono stati tribolati per un infortunio. Ci racconti cosa è successo? 

Nel novembre 2021 ho avuto un infortunio ai muscoli della fascia posteriore della coscia. Ci è voluto tempo per diagnosticare il problema ed è stato faticoso uscirne. All’inizio dell’anno in corso la situazione stava addirittura peggiorando. Solo da marzo, grazie a Gianni Iapichino, ho potuto impostare una riabilitazione efficace e adottare un metodo di allenamento nuovo e un programma di preparazione adeguato.

Da marzo ti sei trasferito a Firenze dove ti allena Gianni Iapichino, padre della lunghista Larissa… Come è stato l’impatto?

Buonissimo! Fin dall’inizio mi è piaciuto l’ambiente di Firenze, l’accoglienza delle persone e la professionalità di Gianni. Mi sono sentito integrato nel gruppo. Mi è piaciuto subito il nuovo modo di allenarmi. Inoltre stare a contatto con un’atleta del calibro di Larissa mi sta insegnando tante cose sia in pista che fuori. Sono proprio felice. 

L’anno sportivo è finito o hai ancora delle gare?

Siamo agli sgoccioli. Forse il 13 settembre sarò a Savona per una gara di 100 metri, la mia seconda specialità; mentre a fine mese sarò di sicuro impegnato a Saronno con la Riccardi nei campionati italiani di società dove farò100m, salto in lungo e staffetta 4×100. 

E poi?

…inizierò la preparazione invernale, cosa che mi è mancata negli ultimi due anni a causa dell’infortunio. Inoltre devo iniziare l’università e proprio in questi giorni sto prendendo le decisioni in merito.

Vantaggi di vivere a Firenze rispetto a Milano?

Gli impianti sportivi disponibili. La struttura dove mi alleno è sicuramente più organizzata rispetto a quella dove mi allenavo a Milano: qui oltre al campo all’aperto c’è un rettilineo al coperto (essenziale per la stagione invernale) e una palestra ben attrezzata. 

Svantaggi invece? 

Il clima che è molto instabile (tra pioggia e sbalzi termici!), la lontananza dalla mia famiglia e dagli amici, e il non potermi allenare con mio fratello Daniele (confrontarsi con lui mi stimola tanto); però sopporto tutto perché torno a Milano per i weekend e poi… ci sono i social. 

Progetti per l’anno sportivo 2024?

Sono tre: stare bene, allenarmi e gareggiare. 

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