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Arrivano le allergie stagionali

Con la primavera alle porte cerchiamo di capire cosa sono e come difenderci dalle allergie.

di Dottoressa Laura Mainardi, Centro Medico Gorla


Come definire l’allergia? È una risposta anomala del nostro sistema immunitario, caratterizzata da reazioni eccessive ad allergeni, sostanze solitamente innocue per la popolazione generale. Visto l’avvicinarsi della primavera, parliamo di allergie stagionali, cioè di allergie ai pollini e alle muffe.

I pollini, giunti a contatto con le mucose congiuntivali, basali e respiratorie, provocano, con un meccanismo immunologico, il rilascio di istamina organica (una molecola coinvolta nei meccanismi della risposta infiammatoria) e la conseguente infiammazione delle mucose.

Il paziente allergico lamenta occhi arrossati e lacrimanti, naso congestionato, prurito, starnuti e tosse.

In primavera abbiamo l’allergia alle graminacee: inizia ad aprile e si conclude a giugno. Le graminacee sono piante molto diffuse nel Mediterraneo e possono occupare qualsiasi tipo di habitat. Fra queste piante le più note sono i cereali e la gramigna dei prati.

Durante l’estate, da luglio a settembre, l’alternaria, una muffa che cresce in ambienti umidi, è la principale causa di reazioni allergiche. L’alternaria può colonizzare anche tappeti, carta da parati, mobili e, purtroppo, anche frutta e verdura in decomposizione. Per evitare la proliferazione di questa muffa è bene evitare accumuli di umidità arieggiando gli ambienti il più possibile.

Verso la fine di agosto compare l’allergia all’ambrosia, pianta molto forte, altamente allergenica, quasi infestante, che si sviluppa sui terreni incolti.

Gli acari della polvere non provocano allergie stagionali in quanto sono presenti in ogni abitazione, anche la più pulita, tutto l’anno. Colonizzano soprattutto tappeti, divani, tende, materassi, cuscini. Condizioni favorenti la loro presenza sono l’assenza di luce solare e la temperatura caldo-umida.

Cosa deve fare il soggetto allergico? Innanzitutto effettuare una visita allergologica con relativi test per inalanti per accertare la reale causa dell’allergia. I soggetti che sviluppano asma allergico devono sottoporsi anche a visita pneumologica e a eventuale spirometria.

Una volta accertato l’allergene, è necessario evitarlo nel limite del possibile. Un mese prima delle impollinazioni si può iniziare una terapia preparatoria a base di antistaminici per bocca e/o locali, suggerita ovviamente dal medico.

Durante gli attacchi acuti gravi si può ricorrere al cortisone per bocca o per via intramuscolare.

Chi sviluppa allergia agli inalanti può divenire allergico anche ad alcuni vegetali e avere pertanto sintomatologia intestinale: in questo caso conviene evitare il vegetale incriminato.

I più sfortunati sono gli allergici alla polvere: non hanno mai tregua… la polvere resiste per tutto l’anno. Anche per loro antistamici!

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