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L’importanza della resilienza per l’anno che verrà

L’anno che verrà è una sfida per tutti noi. Abbiamo sofferto negli anni passati tante situazioni drammatiche: terrorismo, brigate rosse, conflitti politici dagli esiti incerti, l’autunno “caldo” sindacale, crisi del petrolio, le frequenti svalutazioni della lira e tanto altro ancora. Ma ne siamo venuti fuori come nazione, reagendo costantemente con una grande voglia di risorgere, di ricostruire, di darci un nuovo sistema collettivo e individuale, che ha fatto gridare ai “miracoli economici”, ad un benessere sociale crescente, ad uno sviluppo industriale di primo piano, al superamento del primo impatto negativo dell’euro e così via. Senza saperlo abbiamo applicato al nostro sistema il concetto di “resilienza”, di cui tanto si parla negli ultimi tempi, intesa come “la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento”.

Non a caso la resilienza è il riferimento fondamentale del piano di ripresa dell’Unione europea, che prevede un elevato volume di investimenti a beneficio degli Stati membri per riparare i danni economici e sociali, causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus e per rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e digitale,

Fabio Sironi in esclusiva per Noi Zona 2
Fabio Sironi in esclusiva per Noi Zona 2

L’anno che verrà, quindi, ci richiede ancora molta determinazione per resistere alle minacce di depressione e di sfiducia provocate dai noti eventi negativi, attualmente in essere, perché esistono tanti progetti di sviluppo, che chiedono nuove energie positive, e possibilità di cambiamenti provocati da tecnologie avanzate e digitali, che modificheranno, più velocemente di quanto si possa pensare, il nostro modo di vivere. 

Non dovremmo farci distogliere dalle paure provocate dai tanti eventi negativi che accadono, perché quello di veramente concreto che possiamo fare è implementare il nostro agire professionale, sociale e personale verso obiettivi di miglioramento continuo ed aggiornato.

L’anno che verrà ci deve stimolare a non rinunciare ai nostri progetti di crescita, ad una personale formazione permanente che si arricchisca quotidianamente delle nuove conoscenze che i vari saperi propongono e richiedono, ad esercitare comportamenti flessibili, capaci di saper cogliere i segnali importanti di cambiamento.

Il periodo natalizio, con la sua atmosfera di pace e di familiarità, può essere un breve momento per rilassarsi e per riflettere prima di rimettersi in gioco nel prossimo anno.

È questo l’augurio migliore per ciascuno di noi, sia per il Natale che per il nuovo anno.

BUON NATALE e BUON ANNO!!!

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Numero 04-2024

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