Dal 4 al 7 luglio scorsi si sono tenuti a Gerusalemme i Campionati Europei Under 18, una straordinaria occasione per far incontrare a livello internazionale i candidati più promettenti dell’atletica di domani. 53 gli atleti selezionati come rappresentanza della squadra italiana che nel medagliere europeo si è classificata terza dopo Gran Bretagna e Germania con 11 medaglie conseguite.
Due di queste le troviamo appese al collo di uno dei 2 milanesi presenti nel gruppo: Francesco Ettore Inzoli del Cus Pro Patria Milano, cresciuto nel nostro municipio ed ex allievo del Trotter (è figlio del nostro collaboratore Angelo Inzoli); l’altro atleta è Erika Saraceni della Bracco Atletica, triplista e giunta in finale.
Francesco Inzoli ha conquistato il bronzo nel salto in lungo e l’oro nella staffetta a squadre (con un primato italiano di categoria), però la sua allenatrice, Rosa Anibaldi, non ha dubbi: “il vero risultato di Francesco è stato il bronzo nel lungo”. È lo stesso Francesco a spiegare il motivo di quanto ci ha detto la sua allenatrice: “È stato un anno faticosissimo – ci dice al telefono – A fine novembre 2021 ho avuto un infortunio sportivo al bicipite femorale, che di fatto ha pregiudicato l’anno sportivo. Non ho potuto allenarmi appieno per oltre 6 mesi. Così sono arrivato ai campionati italiani del 17-18 giugno, che quest’anno erano all’Arena Civica di Milano, in difficoltà. Il salto, che mi aveva qualificato ai campionati nazionali di Milano, è stato di molto sotto le mie potenzialità ”.
In preparazione ai campionati italiani Francesco ha dovuto intensificare il lavoro di riabilitazione già iniziata a maggio. All’Arena però non giunge in forma e affronta una gara faticosa e, infatti, per 1 solo centimetro riesce ad ottenere la qualificazione per i campionati europei di Gerusalemme con una misura (7,22) ben lontana da quella, con cui l’anno precedente aveva ottenuto la maglia di campione italiano nel salto in lungo. Staccato il pass per campionati europei, Francesco si mette al lavoro per recuperare la forma, ma in soli 15 giorni è un’impresa impossibile.
Francesco è un atleta serio e determinato, che non molla mai.
Ed è così che emerge il carattere dell’atleta, come spiega Rosa Anibaldi: “Francesco è un atleta serio e determinato, che non molla mai. In più ha una innata capacità di tirar fuori il meglio di sé nel momento critico delle competizioni. Lì dimostra una straordinaria sicurezza in se stesso, che lo porta a ottenere risultati migliori di quelli che ci si aspettano da lui”. È quello che accade a Gerusalemme ai primi di luglio. Tutta la società sportiva e gli amici lo seguono in streaming.
Alcuni sono presenti sugli spalti come sua madre e il fratello Daniele (anch’egli lunghista e titolare con 6,90 della migliore prestazione italiana cadetti 2022). Qui si trova a competere con i migliori Under 18 europei come Furlani e Martinez: prima con un 7,58 (ventoso) e poi con un 7,48 (primato personale) si aggiudica la medaglia di bronzo “che vale oro” come ci tiene a ribadire la sua allenatrice: “Francesco è riuscito a far brillare il suo talento. Io ho solo steso una mano nel momento più difficile della preparazione e gli ho detto: ora non possiamo mollare, ora ci dobbiamo credere… Ha fatto con una gamba 7.58! Ne vedremo delle belle in futuro”.
Il mese di settembre vedrà Francesco impegnato in due appuntamenti conclusivi: i campionati assoluti a Brescia e i campionati di società a Rieti, ultima tappa sportiva prima della pausa autunnale, in cui trarre bilanci e fare scelte per un futuro che non è esagerato definire promettente.