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È Natale, e allora perché sono così triste?

di Valentina Tombola, psicoterapeuta Policlinico di Milano 

Dicembre è arrivato e, come ogni anno, porta con sé i primi bilanci di un anno che sta volgendo al termine, così come speranze e propositi per l’anno che verrà. Una dopo l’altra ci tornano alla mente le tensioni, la stanchezza, i rapporti familiari difficili o semplicemente la solitudine che eravamo riusciti a far tacere fino a questo momento. E magari proprio questo ci porta a chiederci, ma non è questo è il periodo dell’anno che più di tutti dovrebbe portare gioia e allegria? E magari potremmo pensare che sì, forse in passato era proprio così, ma che oggi non siamo più capaci di provare quella spensieratezza, perché davvero non riusciamo a non pensare a quello che ci manca o che abbiamo perso.

Vediamo luci e addobbi festosi, organizziamo feste e acquistiamo regali, che però non arrivano a scaldare il nostro cuore e rendono questi giorni ancora più difficili per noi. E per quanto desideriamo poter entrare nello spirito natalizio, ci ritroviamo a sentirci sempre più come un pesce fuor d’acqua o ancor meglio uno “Scrooge” (il personaggio senza cuore di Canto di Natale di Charles Dickens ndr). Questo è ancor più vero per chi si trova in una situazione di povertà, di solitudine, per chi ha perso i propri cari o ha avuto esperienze di vita complicate o che ci hanno fatto perdere quel senso di normalità che è fortemente richiamato da momenti come Natale, Hanukkah o Kwanzaa.

Quindi le festività sono il periodo più felice dell’anno o il più difficile di tutti? Cosa ci rende tristi e infelici, invece che renderci allegri e pieni di energia come tutti ci dicono che dovremmo essere?

Forse proprio l’aspettativa di essere allegri è parte del problema. Se ci sentiamo in difficoltà, ma tutti intorno a noi ci ricordano, direttamente o indirettamente che non dovremmo esserlo allora ecco che questo potrebbe effettivamente farci sentire anche peggio. Ci sentiamo giù, ma per tutti è un periodo di festa, quindi dovremmo essere felici, e qual è poi il risultato? Finiamo per sentirci male per esserci sentiti male! Che gran confusione e per di più accade tutto in un lasso di tempo davvero brevissimo, un mese in cui ripercorriamo un anno, anzi meglio, una vita intera!

Ma non si tratta solo di aspettative mancate, spesso infatti ci sembra che i riflettori siano puntati su problemi che potrebbero essere più facili da minimizzare durante altri periodi dell’anno. La stagione dei regali può essere un forte promemoria delle difficoltà finanziarie. Le feste sul calendario potrebbero mettere a nudo come un recente divorzio ci abbia lasciato senza un partner. La mancanza di inviti a feste di amici può far sentire come se l’unico a dover trascorrere le vacanze da solo. Una tradizione di lunga data può ricordare la perdita di una persona cara. Lo stress eccessivo, le aspettative irrealistiche o anche i ricordi sentimentali che accompagnano la stagione possono essere un catalizzatore per quello che viene chiamato “Holiday Blues”, ovvero emozioni che emergono in questo periodo dell’anno e che generalmente sono spiacevoli come ansia, tensione, irritabilità o tristezza. 

Chi affronta questi sentimenti d’altra parte si ritrova spesso a sperare che proprio questo periodo possa regalargli una “magica”/inaspettata risoluzione ai propri problemi e neanche a dirlo molto spesso questa speranza si ritrova disattesa.

I segnali dell’Holiday Blues possono presentarsi sotto forma di:

• Cambiamenti nell’appetito o nel peso

• Affaticamento o cambiamenti nel sonno

• Irritabilità o umore depresso

• Difficoltà di concentrazione

• Sentimenti di inutilità o di colpa

• Sentirsi preoccupato o ansioso

• Perdita di piacere nelle cose che di solito ti piacciono

Quindi, dove trovare conforto per coloro che non sono ispirati dalle celebrazioni annuali come Ebenezer Scrooge nel classico natalizio di Charles Dickens?

Forse è proprio nelle parole di un redento Scrooge che possiamo trovare la risposta a questo dilemma. È proprio lui, infatti, che dialogando con gli spiriti dei natali passati afferma “vivrò nel passato, nel presente e nel futuro”.

È proprio il vecchio Scrooge che, forte delle emozioni provate grazie al suo viaggio tra i natali passati, presenti e futuri, riesce a rendersi conto che è possibile non solo “sopravvivere” ma prosperare durante le festività natalizie. 

Se sei una delle tante persone che temono questa stagione, prova a riconoscere il tuo Scrooge interiore e non cercare di “sopravvivere” alla pressione di dover per forza entrare in uno spirito di celebrazione. È molto più importante prendersi cura della propria salute mentale ed emotiva e, per rendere le festività più tollerabili e perché no, anche arricchenti, ti proponiamo alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a consolidare ed aumentare la tua resilienza.

Tuttavia, ricordati che questo periodo dell’anno, proprio come qualsiasi altro, non deve essere doloroso. Prova ad ascoltare le tue emozioni piuttosto che obbedire alle aspettative della società che non sono in linea con i tuoi valori fondamentali. Ci sono tanti modi per festeggiare quante sono le persone.

1. Ignora i “dovrei” e non preoccuparti di come le cose “dovrebbero” essere

È facile pensare a come erano le vacanze quando eri bambino o a come il tuo vi­cino di casa sta trascorrendo le festività, ma aspettative irrealistiche ti prepareranno solo al fallimento. Quindi, smetti di confrontarti con gli altri e ricorda che non esiste la famiglia perfetta o la vacanza perfetta, ma che ognuno vive con le proprie difficoltà.

2. Stabilisci aspettative ragionevoli e sii realista

In questa stagione di regali, ricorda che devi prima di tutto definire dei limiti sani per te stesso. Va bene dire “no” a una festa o al regalo stravagante che tua sorella vuole che tu trovi per tua nipote. È assertivo!

3. Non fare il supereroe

Trascorrere del tempo con la famiglia può essere complicato, soprattutto durante le vacanze. È forte la tentazione di provare a risolvere le dinamiche familiari negative, ma ora non è il momento. Bisogna riconoscere che, nonostante il messaggio universale di unità e pace, questa non è una prospettiva realistica. Se vuoi trascorrere del tempo con queste persone, cerca di godere della parte migliore che queste relazioni possono offrirti in quel momento.

4. Offri al tuo prossimo

Il volontariato può essere un ottimo modo per uscire dalla solitudine durante questo periodo stressante e godere dell’opportunità di avere un impatto sulla vita di altre persone. Fortunatamente, ci sono ampie opportunità in questo periodo dell’anno! Inoltre, è un ottimo modo per uscire di casa e stare in compagnia di altre persone se non sei sicuro di come affrontare la solitudine durante le vacanze.

5. Prenditi cura di te!

Non lasciarti travolgere così tanto dalla stagione del dare al tuo prossimo da dimenticare di prenderti cura di te stesso. Assicurati di prenderti delle pause dal trambusto e non dimenticare di fare esercizio e mangiare bene per mantenere alto il morale e far sentire bene il tuo corpo. Non perdere le tue buone abitudini e le tue routine regolari!

In conclusione, prova a domandarti se devi davvero fare tutto quello che c’è sulla tua lista?

Chiediti: Perché sto facendo cose che mi rendono infelice?

Pensa alle ragioni e stila un elenco di motivi per cui ti impegni in queste tradizioni festive, e poi un elenco di motivi per cui non dovresti. Il semplice fatto di creare un semplice elenco di pro e contro ti ricorderà che hai una scelta.

E ricordati che questo non è un periodo dell’anno facile per molte persone, sicuramente non sei l’unico. Per questo e per i motivi di cui abbiamo raccontato fino ad ora sii gentile con te stesso. La generosità è ricchezza per lo spirito!

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