Mia mamma Antonietta, che è nata al centodue di viale Monza, racconta sempre con amore e nostalgia del rapporto con i negozianti e i vicini del quartiere della sua infanzia.
«Al centdu del vial Monsa, c’era la bottega della mia mamma Evelina (forse la prima, se non l’unica calzolaia di Milano, attività iniziata alla fine degli anni ’30 del secolo scorso, ndr), poi fasevi quatter pass e c’era il lattaio, dove compravo tutti i giorni una bottiglietta di latte, salutavo Gigi il gelataio col suo negozio che spandeva per la via un profumo di vaniglia e di uova, e poi la patataia che passava sempre di corsa e discuteva a voce alta con Rocco il ferramenta e, in tutto questo fermento, Giovanni, il barbiere, che usciva dalla bottega per rimproverarla per il tono di voce troppo alto, da strascèe…»
I suoi ricordi sono di un’altra epoca, prima della seconda Guerra Mondiale, ma anche dopo, durante il boom economico, ma Milano, con il suo cielo plumbeo e l’anima intransigente, nasconde un cuore d’oro proprio nelle sue botteghe. Sono luoghi custodi della nostra memoria, gestiti dalla stessa famiglia che, con sacrificio e devozione, li ha resi un punto di riferimento per il quartiere. L’orgoglio di queste realtà sta nel fatto che sono riuscite a sopravvivere alle mode e adeguarsi a tempi così diversi nel corso degli anni, mantenendo sempre l’identità originaria. Pensiamo all’aspetto del nostro quartiere, se non esistessero le botteghe avremmo solo una serie di centri commerciali, che sono sicuramente comodi e pratici, ma mancano quelle luci, quelle insegne belle o brutte che comunque caratterizzano una città.
Il contatto umano è quello che ti fa stare in una cartoleria un’ora per scegliere una matita, la chiacchierata dal salumiere che ti spiega quanto tempo ci vuole per arrivare a un prosciutto speciale, l’edicolante, la torrefazione dove trovi gusti e sapori che non ritroverai mai in una busta confezionata. L’elenco è infinito, far apprezzare il prodotto e fidelizzare la propria clientela è un’arte che solo un “bottegaio” può dare e il negozio sotto casa rimarrà sempre un punto di riferimento sopratutto umano. Per questo vogliamo omaggiare anche noi, come ha fatto già il comune di Milano con il riconoscimento di Bottega Storica Artigiana, questi tre negozianti che hanno dedicato la vita al servizio del pubblico, un servizio non solo di mera utilità, ma viene quasi da dire, sociale.
Essere una bottega storica significa entrare a far parte di un circuito di tutela per attività commerciali con un tale radicamento nel tessuto milanese da diventare bene culturale per la città. In una metropoli che cambia a vista d’occhio, dove si tende a prediligere l’affitto lampo e l’approccio “usa e getta” dei luoghi storici del centro, come è cambiato il valore di una piccola attività e cosa rappresenta oggi per voi?

Cartoleria Susanna Brioschi
Viale Monza 112
Bottega storica… in un momento nella mia mente sono passati i ricordi di centinaia di giorni, centinaia di storie, volti, voci che mi hanno accompagnata e arricchita dandomi gioie e tristezze. Tanta umanità… un mondo! Questo è il significato, il valore dell’essere una piccola attività oggi, in un tempo che tende ad annullare nel vortice della velocità tutto ciò che nella sua lentezza è il contatto umano, necessario per il benessere della vita di tutti i giorni.
Penso che queste attività non vadano solo celebrate ma aiutate, incentivate a nascere e crescere, sono parte integrante di un tessuto sociale ben definito e come tali hanno una importanza insostituibile per tutta la società.
Il lavoro, la passione, il sacrificio di tutte quelle persone che abitano… queste realtà non vanno date per scontate… vanno riconosciute, rivalutate giorno dopo giorno, permettendo loro di esistere con dignità e valore! Questo è il vero riconoscimento che andrebbe dato loro dal primo giorno che decidono di esistere! Non dimentichiamole mai.
Guardo la mia bellissima targa… sì… me la sono davvero meritata!

Ristorante La Giara
Viale Monza 10
Essere una bottega storica nella città di Milano per noi significa fare parte di questa bellissima città. Certamente Milano è molto cambiata, le grosse multinazionali hanno preso il posto di quei piccoli negozi che hanno fatto grande Milano, perdendo quel fascino antico. Siamo rimasti in pochi purtroppo, ma continueremo a portare avanti la nostra piccola realtà.
Genuinità e autenticità sono le caratteristiche del nostro locale che continueremo a offrire ai nostri tanti affezionati clienti.

Macelleria Maggio
Viale Monza 78
Siamo il frutto di tre passaggi generazionali, la nostra macelleria è in viale Monza da cent’anni, siamo radicati nel luogo, nella città e nelle persone. I figli dei nostri clienti storici sono i nostri nuovi clienti. Molto più esigenti rispetto ai loro genitori, sono un grande stimolo: scelgono attentamente i prodotti e sono bene informati, apprezzano la qualità e sanno darle il giusto valore, mi chiedono consigli di cottura, abbinamento vini e il giusto packaging. Ci scelgono sicuramente per i nostri prodotti ma anche per quel pizzico di nostalgia che qualcuno mi ha confidato di provare entrando in negozio.
Siamo anche memoria. Abbiamo fatto tesoro di queste emozioni quando quest’anno, proprio in occasione del centenario, abbiamo deciso di rinnovare il nostro negozio: è stato un progetto volto a mantenere inalterata quella che è la nostra genuinità.
Siamo una piccola attività che però si realizza con grande impegno e con decisamente meno risorse di una multinazionale! Partecipiamo a fiere di settore, valutiamo con attenzione i fornitori e i prodotti da inserire in bottega, ci occupiamo della formazione dei giovani che ci affiancano e anche della comunicazione. È inevitabile quindi sentire la bottega come un prolungamento della casa.
Per questa ragione qualche anno fa abbiamo iniziato ad organizzare aperitivi in macelleria, Nolo ancora non esisteva, e il quartiere aveva bisogno di un luogo d’incontro autentico.
In pochi appuntamenti siamo riusciti a richiamare persone anche da fuori Milano, portando a conoscere il nostro quartiere – allora ancora considerato pericoloso – come umano, vivibile e ricco di eccellenze.
Siamo felici di poter dire che nel 2023 riprenderemo con gli aperitivi!