“È doveroso trasmettere – dice Mariapia Garavaglia nella prefazione – la storia di chi ha costruito la Storia di tutti. Questo nuovo libro di Silvio Mengotto ci presenta una galleria di sacerdoti, suore, personaggi famosi, ma punta un faro di luce anche su sconosciuti come un operaio delle Acciaierie Falck”.
Silvio Mengotto
La Resistenza cattolica
Milano 1943-1945
Ediz. Paoline, 2024.
La Resistenza cattolica ha svolto un ruolo fondamentale nell’opposizione al nazifascismo. A Milano spiccano figure paradigmatiche come il cardinal Schuster e Giuseppe Lazzati, ma altrettanto coraggiosa, seppur meno nota, è stata l’attività di alcune suore.
Suor Enrichetta Alfieri, per esempio, non solo presta assistenza ai prigionieri politici di San Vittore, ma è anche in contatto con i Comandi clandestini, cui recapita messaggi e comunicazioni, fino a quando non viene lei stessa arrestata e incarcerata. Meno nota è l’incarcerazione a San Vittore di madre Donata Castrezzati delle Poverelle, accusata di proteggere famiglie ebree portate in salvo in Svizzera.
Il libro ricorda la figura, poco conosciuta, di Thelma Hauss, donna newyorchese trasferitasi a Milano che, in inglese, scrisse un prezioso Diario di guerra. Donna cattolica e tesserata nelle Fiamme Verdi, nella sua casa milanese ha protetto e salvato, comandanti partigiani come Enrico Mattei, Ferruccio Parri e il generale Cadorna.
In una città martoriata da più di sessanta incursioni aeree, l’autore non solo ne descrive la cronaca ma ricorda la preziosa figura di Carlo Bianchi che, su invito dell’arcivescovo Ildefonso Schuster, organizzò la “carità dell’Arcivescovo” per gli sfollati e le vittime delle incursioni aeree.
Ampio spazio è dedicato ai “ribelli per amore”, preti che si sono impegnati in prima persona nella lotta ai soprusi e alla violenza nascondendo ebrei, favorendo l’espatrio dei ricercati, diffondendo la stampa clandestina. Ad essi si affiancano molti altri che negli ambienti più diversi – in fabbrica, tra gli scout, nelle file di Azione Cattolica o delle Fiamme Verdi – hanno pagato spesso con la vita il loro anelito alla libertà.
“Imprenditori, lavoratori – conclude Mariapia Garavaglia – professori e giovani, religiosi e religiose, donne e uomini: era Resistenza di popolo. Per i cristiani si è trattato di rispondere alla più grande delle virtù secondo san Paolo, la carità, accompagnata da una fede incrollabile e dalla speranza”.