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venerdì, 29 Marzo 2024
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Futuro e solidarietà in questo numero

In questo numero vengono sviluppati prevalentemente due temi: alcune indicazioni previsionali, successive alla fase acuta del disastroso Coronavirus, in diversi settori e la presentazione di numerosi esempi di solidarietà rilevati in zona 2 nel periodo peggiore dell’epidemia.

Autorevoli personaggi hanno scritto o sono stati intervistati sulla criticità della crescente povertà e della progressiva precarietà dell’ambiente, sull’evoluzione del sistema del volontariato, sulla ripresa dell’artigianato, sulla preziosa funzione dell’arte, sul rilancio del mondo dello spettacolo, sul connubio educativo della scuola con l’attività sportiva, sulla nuova didattica a distanza nella scuola, sul nuovo ruolo dell’Unione europea.

Sono pezzi di particolare interesse, che forniscono spunti per utili riflessioni in una prospettiva positiva di ripresa e di crescita della nostra società. Mentre gli esempi di solidarietà presentati segnalano la ricchezza di umanità e la pronta e fattiva generosità di tante persone che si sono impegnate per aiutare i soggetti più fragili o in stato di bisogno.

Ne viene fuori un quadro incoraggiante dei nostri quartieri, dove i protagonisti sono i più diversi: dai commercianti ai giovani volontari, dalle organizzazioni assistenziali (Casa della carità, SOS) ai giovani operai della Cidiesse e a tanti altri, che per ragioni di spazio non abbiamo potuto pubblicare, i quali hanno saputo dare un amorevole aiuto al prossimo con il sorriso e la forza della speranza. In questa edizione abbiamo, comunque, realizzato quello che in gergo giornalistico si chiama scoop: l’intervista esclusiva al primario di Terapia intensiva dell’ospedale Fatebenefratelli, Marco Gemma. È il racconto di un’esperienza straordinaria, arricchita di commenti molto importanti.

L’uscita di questo numero, oltre a rispettare la sua periodicità trimestrale, cerca di testimoniare un impegno civico e sociale di presenza e di comunicazione, nonostante numerose difficoltà tra cui la problematicità della distribuzione. Infatti, il numero di marzo non è stato possibile stamparlo in forma cartacea, ma l’avevamo già predisposto con ricchezza di contenuti e l’abbiamo diffuso non solo on line attraverso il nostro sito www.noizona2.it, come abitualmente per ogni numero, ma anche con migliaia di mail inviate a un network molto numeroso.

Tuttavia, per le suddette difficoltà distributive, oggi esce con una tiratura di copie inferiore a quella prevista di 15.000, riducendo il numero a 11.000, dopo aver fatto una verifica con i nostri generosi ed encomiabili volontari distributori, ma con un aumento delle pagine da 24 a 28 per recuperare 4 pagine particolarmente significative del precedente numero non distribuito in forma cartacea.

Non posso chiudere questo editoriale senza ricordare il primo anniversario (19 giugno 2020) della scomparsa del fondatore del nostro giornale, Gigi Galbusera che, con una felice intuizione nel dicembre del 2012, pubblicò il primo numero di Noi Zona 2 nel duplice intento di sostenere i valori individuali e collettivi presenti nella comunità sociale della zona 2 e di offrire ai giovani un’opportunità nel campo della comunicazione.