Villa San Giovanni nel secolo scorso

Un po’ di storia dei quartieri del municipio 2.

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Villa Peck nel 1901
Villa Peck nel 1901

Villa San Giovanni si chiamava anche Agraria. Il quartiere di Villa San Giovanni, sotto il profilo toponomastico, è di recente formazione, mentre è antichissima la comunità del luogo che un tempo si chiamava Brughirolo (dal nome dell’omonima cascina, che rimanda all’estensione territoriale della brughiera) o Sant’Uguzzone, e con l’avvento del tram lungo viale Monza prese anche il nome di Fermata Agraria, poiché lì nei pressi v’era la Breda che costruiva macchine agricole.

Tuttavia, come amministrazione comunale fino al 1923, Villa era una parte consistente del Comune di Precotto: iniziava nei pressi della Cascina Mandello e finiva ai confini di Sesto. Come quartiere, Villa nasce intorno agli anni ’20 del ‘900, quando i Visconti di Modrone mettono in vendita i propri terreni.

Guido Dell’Era, presidente onorario dell’Associazione Villa San Giovanni, ricorda: “In viale Monza c’erano alberi centenari piantati addirittura da Napoleone. In primavera i rami degli alberi si univano e formavano un grande tetto che copriva completamente il viale. Poco prima del confine con Sesto v’era il recinto del “tiro al piccione”, dove i milanesi venivano la domenica a esercitarsi al tiro. I campi coltivati a grano, foraggio e ortaggi, erano irrigati dalle rogge alimentate dai canali terziari del canale Villoresi.”

Le cascine

Cascina Mandello. Tutt’ora esistente in viale Monza 256, un tempo si chiamava Cascina Mandelli o località Mandello San Giovanni, per via di una statua del santo che si trova nel cortile interno e festeggiata ogni anno il 24 giugno dalla famiglia Sala con grande affluenza di amici.
Una parte oggi è occupata dal Ristorante Mamma Lina e da altri negozi, ma in origine ospitava gli affittuari dei terreni circostanti. Poi venne il macello dei Merlo: produzione di salumi di Fortunato Merlo e figli. Nel cortile c’era il mattatoio dove si ammazzavano i maiali. Da lì venne una tradizione di negozianti salumieri, i Salvatori.

Cascina Righetti. Un tempo era situata in zona Sant’Uguzzone, ricca di terre e di contadini molto poveri. La proprietaria signora Teresa Righetti Maggioni è rimasta famosa perché, pensando alle figlie di quelle famiglie che non avevano una dote sufficiente per sposarsi, nel 1828 con proprio testamento fondò un lascito di ben 200 lire milanesi a favore delle ragazze nubili e delle spose in attesa di prole.

Cascina Brughirolo. Tutt’ora esistente in via Breda 184, si trova in stato di completa rovina, ma venne utilizzata nel ’900 come Magazzino dalla Impresa Edile Morganti, che costruì alcuni lotti della Metropolitana milanese.

Le ville

Villa Peck era la villa più importante del territorio, in via Sant’Uguzzone 40, ma oggi ne rimangono solo le colonne del portale d’ingresso che immettono nel Parco Panza, e che un tempo sostenevano un’artistica cancellata in ferro battuto. Costruita nel 1901, la villa fu proprietà dei Montaldi e dei Panza, con attorno cascine, sale di stagionatura salumi, stalle. Quando gli ungheresi Peck divennero famosi nel centro di Milano con il negozio di salumi e gastronomia, decisero di costruirsi questa villa in campagna, cui facevano capo i numerosi contadini che curavano il giardino e la produzione dei salumi.

Villa De Vecchi. Casa di fine ’800, sorgeva in località Mariani, viale Monza 285, dove il De Vecchi, come altri a Precotto, faceva il distillatore.

Villa Radetzky. Anche in questa dimora un tempo si producevano liquori da parte della ditta Chavin, che, tra l’altro, produceva il digestivo arquebuse. Tuttora esistente in viale Monza 291, la villa è oggi proprietà della famiglia Angelantoni.

Altre presenze importanti di Villa

Oratorio di Sant’Uguzzone. L’antico Oratorio di Sant’Uguzzone, risalente al XVI secolo, si trovava in fondo a via Sant’Uguzzone di fronte all’odierno Parco Panza. Anch’esso apparteneva alle proprietà dei Peck: era la cappella di famiglia. Quando il terreno fu venduto ai Terruzzi, la cappellina fu demolita. Ma fino agli anni ’30 del ‘900 Sant’Uguzzone era stato un punto di riferimento importante per la popolazione del Brughirolo, dove la Curia autorizzava celebrazioni di matrimoni e altre cerimonie religiose.

1965: nasce la Parrocchia di Cristo Re. Negli anni ’60 nelle vie intorno a Sant’Uguzzone, Doberdò, Soffredini la popolazione e l’urbanizzazione erano talmente aumentati da costringere la Curia a sdoppiare l’antica parrocchia di Precotto. La Parrocchia di Cristo Re pertanto fu costituita nel 1965, mentre la nuova chiesa – progettata da Claudio e Mino Buttafava e realizzata in via Galeno tra il 1967 e il 1970 – verrà consacrata dal cardinal Giovanni Colombo nel 1970. Di Mino Buttafava è anche il mosaico dell’abside con il singolare Cristo benedicente. Nei sotterranei della chiesa ha sede il prestigioso Teatro Villa.

Parco Panza, il cui nome risale alla famiglia che lo abitò fino agli anni ’60 del ‘900, è un giardino di 14.000 mq ricco di una vegetazione con grandi alberi di pregio: cedri, tassi e querce, residui dell’antico parco.

Via Andolfato. Fino a un anno fa via Andolfato 1-3 era sede della Curia Provinciale Dehoniana i cui sacerdoti, che tuttora hanno in cura la Parrocchia di Cristo Re, gestivano anche le Edizioni Dehoniane. Oggi nell’edificio – lasciato dai Dehoniani – la Prefettura ha insediato un centinaio di giovani donne con bambini provenienti dal Nordafrica.
Pane Quotidiano. In quella casetta di viale Monza dove un tempo stava il Dazio del Comune di Milano, quasi al confine con Sesto, oggi l’associazione del Pane Quotidiano offre gratuitamente alle decine di poveri in fila ogni mattino sulla strada non solo pane, ma anche generi alimentari e vestiario.

Associazione Villa San Giovanni. È il centro sociale più importante del quartiere – oltre alla parrocchia – che riunisce, nell’edificio comunale ristrutturato a proprie spese, diverse centinaia di soci che vi trascorrono ogni giorno alcune ore in serene attività socio-ricreative.