Ogni anno il 5 dicembre si celebra la giornata mondiale del volontariato con lo scopo di promuovere e riconoscere il lavoro, il tempo e le capacità dei volontari in tutto il mondo. In Italia sono oltre 6 milioni le persone, secondo un’indagine Istat, CSVnet e Fondazione volontariato e partecipazione, che ogni giorno si mettono a disposizione degli altri e donano il proprio tempo, tra questi circa 35.000 giovani del Servizio Civile. Le associazioni impegnate in questo settore sono stimate in 270.000.
A Milano il mondo del volontariato è molto diffuso in una pluralità di campi d’azione, tra cui ambiente, minori, handicap, anziani, settore sanitario, servizi alla persona, cooperazione internazionale.
Questa è la migliore risposta al quadro incombente cui siamo sottoposti quotidianamente dalla cronaca giornalistica che si diffonde con insistenza nelle narrazioni dettagliate dei crimini, degli scandali, dei sensazionalismi di bassissima politica somministrati quasi con compiacenza, delle minacce di conflitti internazionali e quant’altro di negativo ci viene propinato.
Si tacciono invece le iniziative altruistiche svolte con grande generosità verso il prossimo o i progetti per migliorare le condizioni di vita di tante persone o l’impegno civile nella formazione educativa e culturale dei cittadini. E qui gli esempi sono infiniti. Non sorprende, quindi, che la giornata del 5 dicembre sia passata quasi sotto silenzio stampa (ne hanno parlato in pochi nonostante i numerosi eventi organizzati).
Ormai siamo entrati in clima natalizio e ci è sembrato giusto dare lo spazio della prima pagina a Fra Ibrahim Alsabagh, parroco della parrocchia latino cattolica di San Francesco d’Assisi di Aleppo, che opera in una delle zone più martoriate degli ultimi tempi tra i superstiti di una catastrofe umana di vaste proporzioni.
Si tratta di una testimonianza, priva di protagonismo, di chi vuole contribuire alla ripresa umana e sociale di una comunità decimata e molto provata e che esprime nei fatti un esempio concreto di volontariato e di donazione al prossimo per scelta di vita.
Anche il nostro giornale è un modello di volontariato, che fa nascere ogni numero grazie alla competenza dei suoi collaboratori, alla donazione dell’impegno e dell’entusiasmo di chi crede alla causa di comunicare la parte migliore che il territorio offre.
Continueremo nel 2018 a mettere in evidenza attraverso le pagine del nostro giornale fatti, persone, situazioni che con la loro positività non solo costituiscono dei riferimenti interessanti, ma sono anche motivo di incoraggiamento nel credere che tutti possiamo contribuire a migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda. Sviluppando e diffondendo i valori della solidarietà umana, potremo contribuire a vivere il Natale non un solo giorno, ma tutti i giorni dell’anno.
Tanti auguri!