In occasione delle prossime festività ci scambieremo i soliti auguri in un clima di tradizionale buonismo. Eppure dovremmo fare i conti con la stravolgente situazione di fatto costituita da oltre 5 milioni di persone (circa 780.000 famiglie) in stato di povertà assoluta – dati Istat 2018 -.
“Un esercito di poveri” che continua ad aumentare e che dagli anni prima della crisi a oggi è aumentato del 182%”. Secondo il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, “la povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro è anche isolamento, fragilità, paura del futuro, disagio esteso a più soggetti, soprattutto tra i giovani”.
I dati nazionali dei centri di ascolto della Caritas hanno confermato una forte correlazione tra livelli di istruzione e povertà economica.
Tutto ciò acuisce il senso diffuso di paura. E questo è il secondo tema che ci accompagna in questo mese natalizio. Gli ultimi dati confermano che i reati continuano a diminuire, ma gli italiani rimangono molto spaventati: in particolare sono stati commessi meno omicidi, ma sono diminuiti anche i furti.
Nonostante questi dati positivi, la percezione della criminalità degli italiani rimane tra le più alte d’Europa. Secondo una recente ricerca, la differenza tra realtà e percezione potrebbe essere causata dai mezzi di informazione italiani, che dedicano moltissimo spazio alla criminalità e molto poco invece all’economia.
Secondo l’Osservatorio europeo sulla sicurezza, la percezione della sicurezza degli italiani è influenzata dalla presenza di stranieri nel nostro paese: all’aumento di questi ultimi, diminuisce la percezione di sicurezza. Secondo Eurobarometro dell’U.E. gli italiani sono tra gli europei più preoccupati dall’immigrazione. Vediamo gli immigrati più con senso di paura che con spirito di solidarietà.
Contro tutto questo un antidoto potrebbe essere la partecipazione solidale. Dall’11 al 14 ottobre si è svolto a L’Aquila il “Festival della Partecipazione” contro l’incertezza e la paura, promosso da ActionAid Italia e Cittadinanzattiva, nella città-simbolo colpita dai terremoti, si vuole contribuire alla trasformazione del Paese, attraverso il ruolo attivo dei cittadini e la tutela dei loro diritti. C’è, infatti, una grande dimensione di Società Civile, fatta di tanto associazionismo, di impegno cattolico, di tanto volontariato, di impegno personale spontaneo e di gruppi orientati al benessere comune, che cercano una nuova leadership che li sappia valorizzare ed esprimere con pienezza.
Il Comune di Milano sta creando alcune condizioni positive di aggregazione e di investimenti concreti nelle periferie cittadine, ma è necessario che la partecipazione parta dalle persone e le opportunità non mancano, ma vanno cercate. Solo con la partecipazione si possono sconfiggere le altre due realtà negative, che cominciano anche loro con la lettera “p”: povertà e paura.
È giusto, comunque, rivolgere ai nostri lettori i migliori auguri per le prossime festività e lo facciamo concretamente, con un omaggio esclusivo e originale, pubblicando nelle pagine di questo numero una selezione dei più bei murales realizzati in zona 2, di cui si parla anche qui accanto.
Buon Natale e Buon Anno!