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“Milano è memoria”: dopo 40 anni commemorata la strage del cinema Eros di viale Monza

Secondo solo all’attentato di Piazza Fontana per numero di vittime (6 morti, 32 feriti), l’incendio del cinema Eros di viale Monza 101 fu appiccato dal gruppo neonazista “Ludwig”, una vera e propria setta assassina nata a Verona negli ambienti vicini al movimento nazifascista Ordine Nuovo.

I due responsabili arrestati durante un altro attentato incendiario non riuscito, Marco Furlan e Wolfgang Abel, avevano come obiettivo la “purificazione” del mondo da ogni tipo di “devianza” e “depravazione”: oltre a centri e club di natura erotica, colpirono senzatetto, prostitute, sacerdoti, frati, omosessuali… in Nord Italia, Olanda e Germania: 28 le vittime oltre a molti feriti.

Cinema Eros
il totem commemorativo, dotato di QR code per collegarsi alla pagina del Comune “i luoghi della memoria”

Si sospetta che il gruppo benché piccolo comprendesse anche altre persone, sempre dell’estrema destra e con collegamenti ad altri gruppi e movimenti violenti (del resto anche la strage di Piazza Fontana del 1969 vide implicati dei neofascisti veronesi).

L’incendio dell’Eros, cinema a “luci rosse” subentrato al popolare cinema ABC, fu studiato per ottenere il massimo danno possibile: entrati come spettatori, i due di Ludwig versarono benzina davanti alle porte e sulle ultime file di poltrone incendiandola, in modo che le vittime non potessero fuggire. In un comunicato di rivendicazione, poi scrissero “Una squadra della morte ha giustiziato uomini senza onore”.

Come previsto dagli attentatori, gli spettatori in fuga dovettero cercare di attraversare la barriera di fuoco riportando ustioni e intossicazioni: i cinque più gravi morirono in ospedale, assieme a Livio Cerasoli, medico, che passando davanti all’incendio si era lanciato all’interno per cercare di portare soccorso. Nel 1984, a Cerasoli fu data la Medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria.

Per molto tempo la strage rimase però poco ricordata: la politica istituzionale trovava imbarazzo a parlare di persone uccise mentre guardavano film erotici. Lo scorso 14 maggio, finalmente, il Comune di Milano ha deciso di commemorare le vittime in modo ufficiale: davanti al luogo della strage è stato installato un totem con la storia del rogo nazista. 

Lo hanno inaugurato l’assessore al welfare Lamberto Bertolé, la giornalista del Corriere della Sera Alessandra Coppola, Ferruccio De Bortoli, Mario Calabresi e Saverio Ferrari autore del libro di recente pubblicazione “I nazisti di Ludwig e il rogo del cinema Eros”

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