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I festival diffusi sul territorio, un fenomeno culturale raccontato a partire dalle esperienze milanesi dal 2011 a oggi

di Marco Piccardi

La città di Milano ha visto negli ultimi anni una crescita sempre maggiore di manifestazioni culturali diffuse sul territorio, con eventi in prestigiose sedi del centro storico come nelle periferie, spesso all’aperto o in location non istituzionali. Il “decentramento” non è una novità assoluta, ma la ricerca capillare di luoghi alternativi – spesso coinvolgendo realtà private come i locali e le gallerie oppure i parchi e le biblioteche rionali – è sicuramente un elemento nuovo, che punta a una partecipazione dal basso e corale, a una valorizzazione delle risorse disseminate nella città. Queste manifestazioni sono i festival diffusi, i palinsesti tematici e le cosiddette Week e City, il cui altro presupposto politico è portare eventi di aggregazione culturale anche in quartieri poco serviti e che esprimono fenomeni di disagio sociale. Di quasi tutte il Comune ha svolto e svolge un ruolo di coordinamento e di promozione. 

Il fenomeno viene analizzato dal volume “I festival diffusi – Un nuovo formato organizzativo per le politiche culturali”, edito da FrancoAngeli e curato da Andrea Minetto e Silvia Tarassi, due operatori che ne sono stati anche protagonisti lavorando all’interno dell’amministrazione comunale. 

Minetto, abitante DOC del Municipio 2, è già stato autore di “Distretto Martesana”, volume pubblicato nel 2022, di cui NoiZona2 si è a suo tempo occupato. 

Nelle sue oltre 180 pagine, “I festival diffusi” racconta di tutte queste manifestazioni, da Piano City e Prima Diffusa (nate nel 2011) a BookCity (2012), fino ai festival JazzMi (2015) e FringeMi (2019). Tra le diverse altre citiamo almeno Museo City, Art Week e Music Week. Molte pagine del libro sono fruibili soprattutto da operatori e amministratori perché approfondiscono gli aspetti organizzativi e promozionali e danno spazio alle politiche culturali. Significative in questo senso sono l’introduzione e la postfazione, affidate a due ex-assessori alla Cultura del Comune, Stefano Boeri e Filippo Del Corno, il primo dei quali ha contribuito alla nascita del fenomeno, mentre il secondo l’ha condotto per mano e fatto crescere per circa sette anni, compreso il 2015 con il palinsesto Expo in Città. E naturalmente nelle pagine compaiono anche citazioni e interventi sia dell’attuale assessore Tommaso Sacchi sia di vari interlocutori artistico/organizzativi. Nel suo insieme però il volume soddisfa anche l’interesse e la curiosità di chi di quelle manifestazioni è stato, ed è, semplicemente utente.       

Un’ultima annotazione: la foto di copertina ritrae un concerto di Piano City in via Padova, nel 2018.   

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