di Donatella Ronchi, assessore al Municipio 2
La civiltà inizia con la cura degli altri, penso che la cooperazione sia più vincente della competizione, per questo mi ha fatto un immenso piacere scoprire la celeberrima lezione della antropologa Margaret Mead (1901-1978), quando uno studente le chiese quale fosse il primo segno di civiltà, lei rispose mostrando un femore appartenuto a un lontano progenitore che presentava segni di una frattura rinsaldata. Questo voleva dire che qualcuno si era occupato di lui fino alla sua completa guarigione, nutrito, curato e protetto. Ecco questo è il primo segno di civiltà, la cura reciproca.
Oltre due anni fa, da neo-assessore, ho cercato di darmi delle priorità: innanzitutto conoscere meglio il territorio per sviluppare sinergie tra gruppi differenti allo scopo di affrontare in modo più strutturato i problemi complessi di natura sociale. Per creare un connettore efficace ho deciso di dar vita a un Forum Welfare del Municipio 2. Sono stati due anni d’intenso lavoro relazionale che ha permesso di dare forma all’idea iniziale: il cuore del Forum è composto dalle persone e dalle loro azioni e c’è voluto un po’ di tempo per maturare un numero di contatti sufficienti a organizzare un evento che coprisse un ampio spettro di azioni sociali.
Il Welfare è di fatto tutto ciò che è servizio alle persone e le fa vivere meglio: tutte quelle azioni, beni e servizi, che vengono attivati per promuoverne il benessere. Con un campo d’azione così vasto diventa fondamentale creare quanti più contatti possibili tra le realtà del terzo settore e le istituzioni al fine di avere una maggior efficacia e minore dispersione di risorse: “fare rete” è diventato un requisito indispensabile. Per questo ho ritenuto necessario creare un evento di più giorni, che permettesse alle organizzazioni del terzo settore e dei servizi di farsi conoscere all’esterno della loro bolla e soprattutto che potessero incontrarsi e conoscersi per scambiare buone pratiche e collaborare in progetti comuni.
Il primo invito è arrivato a circa centosettanta realtà territoriali che comprendono piccole associazioni, cooperative sociali, gruppi spontanei e strutture di servizi. Chi ha partecipato alle due riunioni organizzative è rimasto colpito dalla ricchezza e varietà dei partecipanti, nell’elenco abbiamo chi si occupa di prevenzione e assistenza medica, grave marginalità e contrasto alla povertà, sport inclusivo, teatro sociale, arteterapia, lotta alle dipendenze, gruppi di mutuo aiuto, pratiche ecologiche, scuole di italiano e molto altro.
In molti hanno finalmente dato un volto a qualcuno che conoscevano solo per mail o per sentito dire. Sono partiti contatti e scambi di indirizzi e ora siamo pronti con una vasta rosa di eventi diffusi sul territorio municipale dal 24 febbraio al 3 marzo, dislocati in molte sedi delle differenti organizzazioni ma anche in luoghi prestati per l’occasione. Sarà possibile partecipare a workshop, letture, merende condivise, laboratori, inaugurazioni, presentazioni di libri e cataloghi, seminari, spettacoli, eventi sportivi, open day, sfilate, mostre, tour e tante altre sfumature del sociale che si intreccia inevitabilmente con i nostri passi quotidiani.
Dopo questa settimana allargata in cui si potrà prendere contatto e conoscere da vicino l’impegno sociale, ci riserviamo due mezze giornate di riflessione su due macro temi:
1 la grave marginalità e la povertà dei nuclei famigliari (lunedi 4 marzo)
2 salute e disabilità (martedi 5 marzo) entrambi gli incontri avverranno dalle ore 16:30 presso la sala Consigliare del Municipio 2 in viale Zara 100.
Lo scopo delle due giornate conclusive è innanzitutto ampliare la conoscenza reciproca e trovare insieme delle linee guida semplici per comunicare e organizzare meglio i rapporti tra le organizzazioni del terzo settore e il Municipio che potrebbe diventare un connettore più strutturato, con un metodo che possa negli anni arricchirsi sempre di più rendendo più efficaci le azioni di questo mondo del Welfare vastissimo e in molti casi sconosciuto ai più.
Gli incontri in municipio saranno condotti da “Metodi” che fungerà da facilitatore e ci fornirà una relazione utile a mettere in evidenza le connessioni e le azioni che ognuno potrà mettere in campo.
Alla fine del mio mandato vorrei lasciare alcuni sistemi/strutture che siano indipendenti, senza bisogno del sostegno delle istituzioni: immagino degli organismi che si occupino dei fragili o, perlomeno, dei momenti di fragilità. Qualche cosa esiste già come la rete QuBi per il contrasto della povertà infantile; come Municipio abbiamo sostenuto la nascita dello psicologo di quartiere composto da una rete di enti; mentre sarebbe importante avere un punto informativo che raccolga tutte le offerte di formazione e ricerca lavoro; altrettanto importante sarebbe un sistema che informi su tutte le offerte per i portatori di disabilità dall’assistenza legale, allo sport, al divertimento all’uso delle nuove tecnologie. L’elenco dei desideri è lungo, ma intanto tracciamo la strada anche con il Forum delle politiche sociali, affiancandolo a tutti gli altri strumenti utili.