East River: non siamo a New York ma a Milano, in via Jean Jaurès 22, proprio di fronte alla Martesana.
È una struttura che si è sostituita a vecchi insediamenti industriali o artigianali, di cui si vedono ancora tracce anche al suo interno. In precedenza, questa area era occupata da una carrozzeria di proprietà della famiglia Praga, da cui sono nati Emilio, esponente della Scapigliatura milanese e Marco, famoso commediografo. L’attività è cessata da molti anni, lasciando l’impianto in stato di totale abbandono.
La Martesana si trova in una posizione privilegiata rispetto ai tanti progetti di sistemazione della città e Eastriver ha il vantaggio di essere un giardino aperto a tutti, affacciato direttamente sull’acqua, ora pulita non esistendo più le attività inquinanti di un tempo. Nei periodi in cui non è in secca, la Martesana si popola della fauna tipica del luogo; si possono vedere aironi, gallinelle d’acqua dal becco rosso, germani, gamberi di fiume e le immancabili nutrie, alacri costruttrici di dighe.
Le potenzialità del luogo sono già state scoperte e utilizzate: è operante da tempo una ciclofficina convenzionata col Comune, ora in sede provvisoria, in attesa di quella definitiva che ha iniziato a prendere forma dal 2020 in poi. Eastriver è diventato un polo per il cicloturismo, dove si possono noleggiare bici con pedalata assistita ed essere orientati sui percorsi; tenuto conto della sua posizione privilegiata sulla rotta dell’Adda e di Lecco, è frequentato da molti amatori della bicicletta, stranieri compresi. Sono anche stati organizzati tornei di ping pong per adulti e bambini e, con la primavera, ripartiranno i corsi di canoa in collaborazione con la Canottieri S. Cristoforo, utilizzando il pontile di fronte all’area.
Ma ora guardiamo al futuro di questa realtà. Ne abbiamo parlato con Marko Manico, socio e amministratore della società, nonché ideatore del progetto al quale sta lavorando senza sosta, impegnando anche proprie risorse. Ci racconta che il tutto è stato avviato col contributo del Comune di Milano e sostenuto da diverse Fondazioni attraverso la vincita di bandi non solo del Comune, ma anche di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo.
L’obiettivo
L’obiettivo è far diventare il centro uno spazio polifunzionale utilizzabile da più fasce di popolazione con diversi interessi: sportivi, culturali (che comprendono biblioteca, presentazione di libri, mostre di quadri, musica, cinema). Ci saranno una serra didattica, un punto di ristoro dove bere un bicchiere o consumare un pasto, un muro su cui gli artisti potranno esprimersi graficamente, un palco per fare musica, laboratori ad hoc per i bambini.
Alcuni servizi esistono già, ma saranno ristrutturati per dare loro una sede in cui sia piacevole sostare. L’area è stata bonificata fino a due metri di profondità. All’ingresso, verso l’esterno, ci saranno bagni ad uso pubblico, convenzionati col Comune.
Esiste una biblioteca che andrà implementata ed è negli obiettivi di Marko l’attivazione di due luoghi in cui fare cinema: uno per gli adulti e uno, in contemporanea, per i bambini, per far sì che i genitori possano godersi un film, sapendo che i figli sono in area protetta e si divertono. È sufficiente visitare l’area, al momento ancora in divenire, per rendersi conto delle reali possibilità che questo luogo potrà fornire ai milanesi, in particolare agli abitanti del Municipio 2. Si tratta di un progetto che ha ambizioni europee, si affianca ad altre realizzazioni pensate e attuate in altre città, di cui a Milano si sente la mancanza. Da non trascurare il fatto che la struttura produce lavoro per diverse persone, che ora sono in cassa integrazione.
Il Covid, oltre a sconvolgere le vite di tutti, ha sconvolto anche i programmi, bloccando il cantiere. In quel periodo tutte le persone della struttura si sono dedicate ad un servizio di consegna spesa gratuito per le persone affette da Covid in isolamento a casa. Ora non ci sono più i vincoli legati alla pandemia e i cantieri possono ripartire per portare a termine l’opera e fornire alla città una struttura in più, sfruttabile per l’intero anno.
Marko ha un carico pesante da portare avanti; ha mille idee che traduce in progetti, ma deve fare i conti con le difficoltà a reperire finanziamenti. L’aumento esponenziale dei costi dell’energia, comune a tutta Europa, costituisce un freno per qualsiasi tipo di progettualità. Ci auguriamo che Enti, Istituzioni, sponsor possano dare a Marko Manico un aiuto sostanzioso che gli consenta di consegnare al più presto quest’opera importante ai milanesi.