di Marco Pietripaoli, direttore CSV Milano
Il successo della Civil Week 2022 supera di certo il computo dei numeri di questa prima edizione – finalmente in presenza – ma partire da essi non guasta: più di 300 eventi diffusi in tutto il territorio della città metropolitana di Milano, organizzati da oltre 500 associazioni non profit delle quali 300 raggruppate in 50 reti diffuse capillarmente in tutti i nostri territori e quartieri.
Parliamo quindi non del successo di un’idea astratta, di un brand, ma della celebrazione concreta, piedi a terra, di quelle realtà e dell’azione di quei cittadini che, appartenenti ad associazioni, cooperative, fondazioni, comitati, gruppi informali, social street, scuole, imprese sociali, università e altri attori pubblici e privati, hanno deciso di riunire le forze per presentarsi alla cittadinanza per una “quattro giorni” che ha promosso l’impegno civile, condividendo le energie positive della nostra società.
La kermesse promossa da Corriere della Sera – Buone Notizie, CSV Milano, dai tre Forum Terzo settore milanesi e dalle tre Fondazioni di Comunità milanesi ha reso proprio il Municipio 2 uno dei cuori pulsanti della Civil Week 2022, ospitando uno dei cinque “hub tematici”. Infatti, l’HUB Migranti nel Parco Trotter ha accolto le iniziative che hanno messo al centro il contrasto alla povertà, alle disuguaglianze e alle discriminazioni, costruendo coesione e inclusione sociale. Capofila del programma è stata la Rete Scuole Senza Permesso, network di associazioni nata per insegnare l’italiano agli stranieri, una rete capace di aggregare oltre 250 volontarie e volontari.
Il macro-tema “migranti”, che ha acceso il parco scolastico, è stato declinato realmente a 360 gradi, generando diverse vie di confronto, una di queste ha preso forma di una tavola rotonda sul diritto all’abitare, ponendo al centro una riflessione sul progressivo cambiamento socioculturale, che la zona di via Padova sta subendo da anni, passando gradualmente da area proletaria a borghese a seguito della rivalutazione degli immobili sul mercato che espelle i meno abbienti sostituiti da benestanti (fenomeno definito sociologicamente “gentrificazione”).
L’evento, ospitato presso la ex chiesetta del parco Trotter, ha di fatto aperto la programmazione Civil Week 2022 nel Municipio 2 con un ricco confronto pubblico, ospitando volontari delle associazioni del quartiere, con il coinvolgimento di referenti istituzionali, in primis Comune e Municipio 2, agenzie territoriali ed esperienze di abitare solidale.
Numerosi e differenti eventi però – nonostante l’inclemente condizione metereologica – hanno coinvolto tutto il territorio municipale, toccando diversissimi altri temi: dall’insegnamento del lavoro a maglia di Telefono Donna per aumentare autostima e abbassare lo stress, alla mostra di scatti – a cura di Associazione culturale Labò – per raccontare “semplici uomini” che compiono azioni quotidiane con le quali scardinano gli stereotipi di pregiudizio e violenza di genere, per arrivare alla mostra organizzata da Fondazione Opera Don Bosco onlus, ospitata presso l‘Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di via Melchiorre Gioia e che ha messo in primo piano i sorrisi, le storie di 33 persone provenienti da Etiopia, Eritrea e Filippine, immortalati da un gruppo di studenti.
Anche il tema della presa in carico e della cura e vivibilità degli spazi comuni è stato uno dei fil rouge della Civil Week targata Municipio 2 con numerosi eventi organizzati da diverse realtà coordinate da FAS, gruppo Ferranti Aporti Sammartini APS, da 4Tunnel APS, da B-CAM Cooperativa sociale, da Tunnel Boulevard, dal Comitato genitori dell’Istituto comprensivo Italo Calvino, dalle associazioni CrescendOrchestra, SOS Milano e Amici Casa della Carità che hanno aggregato e accompagnato sul campo cittadine e cittadini volonterosi di dare una mano per rendere vivibili e belli cortili scolastici, parchi, piazze, aiuole e intere vie.
Come co-organizzatori abbiamo rilevato quanto le realtà del Terzo Settore metropolitano hanno dato prova, in questi ultimi due anni di pandemia, della propria capacità di adattamento e attivazione istantanea a favore delle comunità in difficoltà. Questa week è stata allora un modo per mostrare gratitudine e celebrare chi in questi tempi difficili, in forme organizzate o meno, non ha mai smesso di porre la Persona e la Relazione al centro del suo agire. Ma soprattutto è stata un’opportunità per invitare l’intera cittadinanza a sperimentare, di persona, in concreto, l’azione quotidiana di questi avamposti del bene, capaci letteralmente di tenere insieme territori e quartieri sempre più disgregati dalla perdurante incertezza. Solo grazie alla partecipazione e condivisione di tanti cittadini è possibile rinforzare un patto di collaborazione per comunità vitali.