Questo numero viene proposto mentre imperversano atroci bombardamenti sull’Ucraina e brutali interventi della polizia russa sui manifestanti per la pace nelle varie città sovietiche. Intanto, si sta con qualche rischio uscendo dalla terribile cappa della pandemia del Covid, mentre la Regione Lombardia ha varato la nuova legge sanitaria su base territoriale e il Comune di Milano ha approvato definitivamente il “Piano Aria Clima 2021-2050” per l’azzeramento delle emissioni clima-alteranti. Di tutto questo vi è traccia in alcuni articoli del nostro giornale.
Ma questo è anche il periodo di attesa della Pasqua ed essendo in Quaresima stiamo vivendo un involontario spirito penitenziale, causato da un’abbondante informazione di brutte notizie, fornite dai media, che tende a deprimere il nostro morale.
Ciò nonostante cerchiamo di vedere in questi difficili momenti quanto di positivo possiamo ricavare dalle situazioni in atto. L’esempio mirabile del popolo ucraino sta dimostrando la fierezza dei suoi uomini, che eroicamente hanno deciso una forte resistenza militare che rallenta la sproporzionata ed enorme forza militare russa di invasione. Così come le donne, cercando di portare in salvo i propri familiari, affrontano con ferma determinazione la triste strada dell’esilio sotto pesanti bombardamenti, in condizioni subumane e con il grave rischio dell’oltraggio fisico da parte dei soldati russi e dei loro mercenari.
Di fronte alle minacciose conseguenze di questa guerra assurda e spietata, oltre alla solidarietà internazionale, l’Unione europea si è compattata ed è riuscita a costruire un’unità di intenti e di azione, che non si era mai vista prima, come ad esempio la distribuzione concordata dei profughi ucraini nei 27 Paesi dell’Unione così come la posizione unitaria sulle sanzioni contro la Russia. Tutto ciò nella speranza che, al di là dell’attuale momento congiunturale, possano essere varati provvedimenti strutturali e strategici, che rafforzino il processo unitario ed integrato della Comunità europea.
A livello locale, dove ciascuno di noi è chiamato a dare un contributo al popolo ucraino, ma anche di distinguere le gravi responsabilità degli uomini al comando del regime dittatoriale russo dal popolo di quel Paese, a sua volta vittima dei soprusi del potere. Per questo occorre vigilare che non si verifichino situazioni di “bullismo razzista” contro le persone russe residenti in zona 2, come è accaduto nel quartiere Precotto, dove tre ragazze hanno insultato pesantemente e sputato su alcuni cittadini russi ed inoltre in una scuola alcuni bambini russi sono stati maltrattati ed isolati dai compagni ed ora sono molto spaventati. La strada della pace spesso è spinosa come è stato il Calvario di Cristo, ma ci auguriamo che la prossima sia una Pasqua di resurrezione soprattutto per il popolo ucraino e per chi si batte per la pace.